La “Guida sullo stress legato all’attività lavorativa” dell’UE (UE-Guida, 1999) identifica determinati problemi di salute come principale fulcro di attenzione:

 

  • Malattie cardiovascolari
    Le cardiopatie sono la causa principale di morte nei 15 Stati membri dell’UE ed una delle cause più comuni di invalidità. La combinazione di richieste psicologiche eccessive e la mancanza di controllo sul posto di lavoro danno luogo ad uno stato di tensione costante, aumentando il rischio di morbilità cardiovascolare o mortalità (es: Karasek and Theorell, 1990; Kivimaki et al., 2002 citato in Houtman, 2007; Cesana et al., 2003). Secondo la European Heart Network (1998) il 16% dei casi di malattie cardiovascolari tra gli uomini e il 22% tra le donne sono dovuti allo stress legato all’attività lavorativa.

  • Patologie muscolo-scheletriche
    Le prove indicano che una combinazione di tensione muscolare (provocata da fattori stressanti legati alle attività lavorative) e traumi multipli a parti del sistema muscolo-scheletrico (provocati da condizioni di lavoro non soddisfacenti dal punto di vista ergonomico) possano contribuire a creare condizioni di dolore muscolo-scheletrico durature ed inabilitanti, soprattutto alle estremità superiori, al collo e nella parte bassa della schiena (es: Hoogendoom et al., 2000; Ariens et al., 2001 citati in Houtman, 2007; Jensen et al., 2002; Larsman, 2006;) nonché vadano ad incidere sulle assenze da lavoro (Houtman et al., 1999 citato in Houtman, 2007).

  • Disturbi dell’ansia e disturbi depressivi
    L’ansia è una reazione comune allo stress tra molti lavoratori. I disturbi dell’ansia, comprendono disturbi acuti da stress, con sintomi di ansia e dissociazione che si presentano durante o subito dopo un evento traumatico e che durano almeno due giorni scomparendo, però, nell’arco di un mese. Meno comune è invece la depressione clinica, che tendenzialmente si manifesta in soggetti predisposti a disturbi dell’umore. Ciononostante, le sensazioni di tristezza e dolore ed i comportamenti derivanti possono rendere necessario il congedo per malattia, consulti medici ed altre richieste di assistenza.

  • Incidenti e suicidi
    Nell’UE gli incidenti ed i suicidi sono responsabili di più della metà delle morti di persone con un’età compresa tra i 15 e i 35 anni.
    É probabile che lo stress legato all’attività lavorativa sia un fattore che contribuisce ai 5 milioni di incidenti avvenuti sul lavoro nell’UE –ciascuno responsabile di una conseguente assenza superiore a 3 giorni– e ad una parte dei 48.000 suicidi e 480.000 tentativi di suicidio (Olsson et al., 1999).

  • Altre malattie
    È ampiamente dimostrato come lo stress diminuisca le difese immunitarie; pertanto, è diffusa la convinzione che lo stress sia potenzialmente correlato a diverse malattie (es: Peters et al., 1999) tra cui malattie gastrointestinali (Bergamasci et al., in www.inail.it) ed il cancro. È risaputo che lo stress legato all’attività lavorativa vada ad innescare una serie di comportamenti che aumentano indirettamente il rischio di comparsa di varie patologie: due dei più importanti fattori sono l’abuso di tabacco ed il consumo eccessivo di cibi grassi. Infatti lo stress comporta oltre a disordini fisiologici anche disordini comportamentali (abuso di alcol, fumo, disordini alimentari), disordini cognitivi (difficoltà di concentrazione) e disordini emotivi (ansia e depressione).
    Gli effetti dello stress lavoro–correlato, inoltre, non coinvolgono unicamente la salute psico-fisica dell’individuo ma anche la sfera relazionale e familiare.
    TABELLA 1: Disturbi e stati patologici correlabili a situazioni di stress

 

Disturbo Stato patologico
Disturbi dell’apparato cardiocircolatorio Ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica
Disturbi gastrointestinali Alterazioni della funzione intestinale, ulcera peptica, pirosi, colite
Disturbi dell’apparato genitale Alterazioni del ritmo mestruale, amenorree
Disturbi della sfera sessuale Impotenza, calo del desiderio
Disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico Mialgie, dolori muscolo tensivi
Disturbi dermatologici Arrossamenti, prurito, sudorazione, dermatiti, orticaria, psoriasi
Disturbi del sonno Insonnia, incubi notturni, spossatezza al risveglio
Disturbi neurologici, disturbi psicologici e della sfera intellettiva Cefalee, ansia, depressione, attacchi di panico, irritabilità, apatia, disturbi della memoria, difficoltà di concentrazione

 

TABELLA 1: Disturbi e stati patologici correlabili a situazioni di stress

È altresì indispensabile focalizzare l’attenzione sull’importante probabilità che il fenomeno aumenti in futuro, a causa di alcuni cambiamenti attualmente in corso nel mondo del lavoro. Studi in questo senso, della European Agency for Safety and Health at Work, (Framework Agreement on Harassment and Violence at Work, 2007) hanno individuato cinque aree di variabili che rendono emergenti i rischi psicosociali:

 

  1. L’utilizzo di nuove forme di contratti di lavoro (contratti precari) e l’incertezza e l’insicurezza del lavoro stesso (scarsità del lavoro);
  2. L’utilizzo di forza lavoro sempre più anziana (poco flessibile e poco adattabile ai cambiamenti) per mancanza di adeguato turn-over;
  3. Gli alti carichi di lavoro e le conseguenti pressioni sui lavoratori da parte del management;
  4. L’elevata tensione emotiva in caso di violenze e molestie sul lavoro;
  5. Gli effetti di interferenze e squilibri fra lavoro e vita privata.

 

Appare evidente come, per la valutazione ed il fronteggiamento dei fattori lavorativi di stress, le aziende debbano analizzare la loro organizzazione secondo un percorso che permetta di prendere in esame anche le variabili sopra indicate, per poter individuare le misure correttive maggiormente appropriate ed efficaci. D’altra parte la rilevanza del rischio stress lavoro – correlato è ancor più evidente se si considera che lo stesso agisce anche come modulatore dei rischi tradizionali (agenti chimici, fisici, ecc.) aggravandone gli effetti. A tal proposito possono risultare molto rilevanti, negli effetti, differenze individuali quali genere, età, estrazione culturale e tipologia contrattuale.

 

modello causa conseguenza stress lavoro correlato

FIGURA 3: Modello di causa e conseguenze dello stress lavoro–correlato

Psicologo Bologna Tania Braga Psicologo Bologna Tania Braga