Ormai è ampiamente riconosciuto, non solo nel mondo degli Psicologi: l’omosessualità non è né una malattia né un disturbo mentale, l’American Psychiatric Association (APA), già nel 1973, definiva l’omosessualità come "variante non patologica del comportamento sessuale”, riconoscendo, altresì, la stessa probabilità di incorrere in patologie sia per le persone omosessuali che eterosessuali. Eppure la maggior parte delle persone gay va (o è andata in alcune fasi della vita) dallo Psicologo. Per quale motivo? La parola chiave è ACCETTAZIONE.


IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELL’OMOSESSUALITA’

  1. Accettazione di sé stessi: pur essendo i gay un’importante fetta della popolazione, buona parte di essi fatica a vivere serenamente questa condizione. Sembra che solo il 27% delle persone omosessuali sia effettivamente dichiarato e che la maggior parte di essi abbia difficoltà a superare le vari fasi di esplorazione di sé che portano all’accettazione. Lo Psicologo è un importante compagno di viaggio in un cammino complesso e dissestato come quello dell’accettazione dell’orientamento sessuale e la mia esperienza mi ha insegnato che uno Psicologo formato e con esperienza sull’argomento può davvero fare la differenza.

  2. Accettazione da parte di genitori e parenti, partner e amici: lo Psicologo sovente lavora con persone che hanno rapporti parentali o amicali con la persona omosessuale, per aiutarli nel percorso di presa di coscienza ed accettazione, lo Psicologo possiede conoscenze teoriche e strumenti per aiutarli in questo percorso e capita molto spesso che siano proprio i parenti (soprattutto i genitori) di un gay a chiamare lo Psicologo per chiedere aiuto, perché sentono la necessità di conoscere ed avere strumenti per gestire la situazione.

  3. Accettazione sociale: per quanto si stiano facendo passi da gigante nella lotta al pregiudizio e all’omofobia, sarebbe ipocrita affermare che un omosessuale, nell’arco della vita e nei vari contesti sociali con cui si confronta, non si trovi spesso ad essere vittima di azioni omofobe o di scarsa tolleranza. Per questo, frequentemente, anche se la persona gay ha raggiunto un buon equilibrio nell’accettazione di sé, si rivolge allo Psicologo per avere sostegno e per avere una valvola di sfogo che lo aiuti a vivere più serenamente le difficoltà che le discriminazioni comportano.

Ma cerchiamo di capire meglio questo variegato mondo, facciamo un passo indietro.

 

L’OMOSESSUALITA’ E’ NATURALE O E’ CONTRO NATURA?

  1. Il termine deriva dal greco e si desume dall’unione di “omoios” = “stesso” e “sexus” = “sesso” e definisce l’individuo che prova attrazione fisica e/o sentimentale verso persone del suo stesso sesso. Per cercare risposte al quesito sulla natura del comportamento omosessuale possiamo affidarci a varie argomentazioni: il mondo animale, la nostra storia, le caratteristiche di un rapporto di coppia e così via.

  2. Il MONDO ANIMALE: Comportamenti e pratiche omoerotiche sono state documentate, negli anni, in circa 1500 diverse specie animali e tali comportamenti vanno dai più semplici gesti sessuali a veri e propri comportamenti genitoriali. Tali ricerche ed osservazioni hanno avuto un ruolo basilare nello smantellare il concetto per cui l’omosessualità fosse contro natura.

  3. LA STORIA: I rapporti sessuali tra persone dello stesso genere sono presenti nella storia dell’umanità fin dalla notte dei tempi, l’antica Grecia e l’antico Impero Romano sono solo due esempi. In tali epoche e civiltà, oltretutto, non esisteva il concetto di dicotomia eterosessuale o omosessuale, i rapporti venivano interpretati più che altro in base ai ruoli svolti durante l’atto sessuale (attivo o passivo) a prescindere dal fatto che questi fossero attuati all’interno di coppie omo o eterosessuali. La discriminazione della persona gay è, evidentemente, una creazione abbastanza moderna.

  4. LE FINALITA’ DEL RAPPORTO DI COPPIA: La religione ha instaurato il pregiudizio per cui due persone stanno insieme esclusivamente per avere figli ed hanno rapporti sessuali solo a questo scopo. Va da sé che, in quest’ottica, qualsiasi rapporto che si allontani da questo scopo è da ritenersi sbagliato. In realtà le finalità del rapporto di coppia sono principalmente il piacere, l’amore e la condivisione, tutti elementi presenti nel concetto di coppia, a prescindere dall’orientamento sessuale che ne è alla base.

 

Le domande sull’omosessualità sono numerose e la voglia di conoscere è tanta, non solo per le persone gay ma anche per le persone eterosessuali che vogliono capire e conoscere  un mondo che è stato considerato “sbagliato” e “malato” per troppo tempo. Nel mio sito ho cercato di analizzarne alcune, se sei interessato all’argomento puoi leggere altri articoli sul mio sito: Accettazione omosessualità e Transessualità - Trans - Transessualismo.

 

CONCLUSIONI

Essere gay non è sempre semplice, i pregiudizi, la società, le opinioni altrui rendono questa condizione spesso difficile. Ma essere se stessi è qualcosa di impagabile e riuscire ad accettarsi per ciò che si è e a trasmettere questa sensazione di serenità al mondo è un qualcosa a cui tutti abbiamo diritto. Alla base di tutto ci sono il concetto di accettazione e di amore, a partire da se stessi e poi verso il compagno/la compagna di vita, fino ad arrivare al mondo esterno, che con tutti i suoi limiti può essere fonte di accettazione più di quanto crediamo.

 

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