Qual è la differenza tra Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra? Cos’è invece l’Analista? Nel mondo della salute mentale vi è sempre più confusione tra i ruoli effettivamente ricoperti dai vari professionisti operanti nel settore. Per approfondire nel dettaglio confini, similitudini e differenze tra Psicologo e Psicoterapeuta ti invito a leggere l’articolo. Vediamo percorso di studi, funzioni e ambiti di intervento delle figure professionali sopracitate:

 

LO PSICOLOGO

  1. Percorso di studi: per potersi definire Psicologi è necessario svolgere diversi passaggi. Innanzitutto si deve concludere il percorso universitario in Psicologia, svolgendo prima la Laurea Triennale e poi la Laurea Specialistica. Entrambi i percorsi sono caratterizzati principalmente da formazione teorica svolta in aula e, in seconda battuta, da formazione pratica eseguita tramite tirocini e stage. Successivamente alla Laurea, si dovrà svolgere un intero anno di Tirocinio, terminato il quale si dovrà superare l’Esame di Stato. Solo al termine di tutti questi traguardi ci si potrà iscrivere all’Ordine della propria regione di appartenenza e si acquisirà il diritto ad esercitare la professione.

  2. Ambiti di intervento: citando l’Articolo 1 della “Legge 56/89 - Ordinamento della professione di Psicologo”: “Definizione della professione 1. La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”.

    Questo professionista può quindi occuparsi di tutto ciò che riguarda diagnosi e trattamento dello spettro di difficoltà e disagi della vita e della mente. Può effettuare colloqui di sostegno e supporto, somministrare test e attuare consulenze diagnostiche e psicologiche. Può trattare tutti i disturbi psicologici evidenziati, purché si senta adeguatamente formato a riguardo. Non può né prescrivere né fornire ai pazienti aiuti farmacologici, lavoro che spetta unicamente a professionisti iscritti all’Albo dei Medici.

 

LO PSICOTERAPEUTA

  1. Percorso di studi: la specializzazione in Psicoterapia è una formazione che si ottiene dopo la laurea quinquennale. Per accedere alle scuole di specializzazione si deve essere laureati o in Psicologia o in Medicina e Chirurgia. Per questo motivo non sempre lo Psicoterapeuta è anche Psicologo.
    Per poter esercitare la terapia il soggetto si iscriverà ad una Scuola di specializzazione (quasi sempre di natura privata), scegliendo tra i vari approcci teorici disponibili e dovrà svolgere un percorso di quattro anni (comprendente un Tirocinio di minimo 400 ore totali) e, alla fine del percorso, potrà definirsi Psicoterapeuta (o terapeuta).

  2. Ambiti in intervento: anche il terapeuta, potrà occuparsi di tutto ciò che riguarda diagnosi e trattamento di tutto lo spettro di difficoltà e disagi della vita e della mente. Potrà effettuare colloqui di sostegno e supporto, somministrare test e attuare consulenze diagnostiche. Potrà trattare tutti i disturbi psicologici evidenziati, purché si senta adeguatamente formato a riguardo. Se la laurea di provenienza è in Psicologia non potrà né prescrivere né fornire ai pazienti aiuti farmacologici, al contrario, se la laurea di provenienza è in Medicina potrà esercitare anche tutte le attività di competenza medica, fra cui la prescrizione di farmaci.

 

LO PSICHIATRA

  1. Percorso di studi: per definirsi Psichiatra si dovrà ottenere la laurea in Medicina e Chirurgia e, successivamente, la specializzazione in Psichiatria. La formazione conseguita sarà prevalentemente medico-farmacologica. Lo Psichiatra non è né Psicologo, né terapeuta, a meno che non abbia ottenuto anche questi titoli mediante la specifica formazione sopracitata.

  2. Ambiti di intervento: anche lo Psichiatra opera nello studio e nella cura dei disturbi e delle malattie mentali, lo farà, però, attraverso, modalità e strumenti caratteristici della professione medica, in quanto, in ambito psichiatrico, il disturbo mentale viene considerato come derivante da un malfunzionamento/sbilanciamento biochimico del sistema nervoso centrale. Per questo motivo la modalità di cura principalmente proposta sarà quella farmacologica.

 

L’ANALISTA

L’Analista (o Psicoanalista) è, semplicemente, un particolare tipo di Psicoterapeuta. Come detto sopra, esistono numerosissimi approcci teorici nel mondo della terapia (in Italia attualmente il numero di scuole si aggira intorno alle 300) e la Psicoanalisi è uno di vari approcci proposti. Derivante da Freud e dai suoi successori è stata una delle prime correnti teoriche proposte, per questo motivo, il termine Analista è “passato alla storia” ed è diventato ormai di uso comune per indicare, erroneamente, tutti gli Psicologi e i terapeuti.

 

CONCLUSIONI

Tutte le figure sopracitate condividono lo stesso obiettivo di intervento: la cura ed il miglioramento del benessere mentale. Differiscono, però, nelle modalità e negli strumenti utilizzati, caratteristici di ciascuna professione, per affrontare la problematica che affligge il paziente. Lo Psicologo, non essendo né Medico né terapeuta, non potrà somministrare farmaci né intervenire con una terapia (a meno che non possieda anche questi titoli). Il Medico o lo Psicoterapeuta non potranno utilizzare metodologie e strumenti delle scienze psicologiche, relative alla professione di Psicologo (a meno che non possiedano anche questo titolo). Se vuoi approfondire nel dettaglio confini, similitudini e differenze tra Psicologo e Psicoterapeuta ti invito a leggere l’articolo.


Se vuoi approfondire la “Legge 56/89 - Ordinamento della professione di Psicologo” puoi chiccare qui: https://www.ordpsicologier.it/public/genpags/bigs/5689agg2016.pdf

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