L’attacco di panico è un disturbo che dallo Psicologo è possibile curare (e prevenire) e che può essere affrontato efficacemente anche senza l’utilizzo di farmaci. Rientra nello spettro dei disturbi d’ansia ed è, forse, il più frequente: si stima che, solo in Italia, almeno dieci milioni di persone abbiano vissuto, almeno una volta nella vita, un attacco di panico e che, negli Stati Uniti, una persona su sessanta soffra di questo disturbo.

 

I SINTOMI DELL’ATTACCO DI PANICO

Quando si parla di attacco di panico ci si riferisce ad un’improvvisa ed eccessiva paura che pervade totalmente l’individuo, tanto da non farlo più sentire padrone del suo corpo, questo avviene perché i sintomi del panico si manifestano, ad ampio raggio, su tutti i sistemi del nostro organismo. Nel leggerli ci si renderà conto di quanto possa essere tremendo vivere un episodio di panico:

  1. A livello cognitivo: la testa va in tilt, i pensieri si concentrano interamente sulla paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo e rendono estremamente difficile concentrarsi anche sulle più semplici azioni quotidiane. Le persone riferiscono la sensazione di “avere la testa vuota” e di sentirsi estraniati dalla realtà (quest’ultimo, tecnicamente, si definisce sintomo di derealizzazione), il tutto associato al presentimento che stia per avvenire qualcosa di terribile, sul quale non si potrà fare nulla se non restare impotenti.

  2. A livello somatico: l’attacco di panico attiva numerosi sintomi fisici che hanno una durata relativamente breve ma un’intensità altissima, tutti ricollegati al vissuto del terrore, tra i principali troviamo: difficoltà respiratoria e sensazione di soffocamento (dispnea), tachicardia e/o dolore al torace, brividi e/o sudorazione, parestesie, rigidità muscolare e tremori, chiusura dello stomaco, nausea e/o movimento intestinale…
    Questo corollario di sintomi rende evidente la potenza del disturbo e la destabilizzazione che prova una persona durante un attacco. La potenza è tale che, solitamente, al cessare dell’attacco di panico, il soggetto si senta completamente distrutto, esausto, sconfitto e confuso.

 

LA PAURA DELLA PAURA: COSA SUCCEDE DOPO UN ATTACCO DI PANICO

La principale conseguenza è l’attivazione del meccanismo che viene definito come “la paura della paura”, ovvero il vivere nel terrore che possa ripresentarsi un altro attacco. Questa paura è più che comprensibile, data la potenza distruttiva di questo disturbo, ma è un meccanismo che va contrastato il prima possibile perché è proprio ciò che sta alla base dell’iniziare ad essere vittime del panico e del conseguente ripresentarsi del disturbo. La persona inizierà a modificare gradualmente le sue abitudini, inizierà ad evitare tutte le situazioni che possono provocarle del malessere, come i luoghi troppo affollati o lo stare da soli, le uscite con persone con cui non si ha confidenza o il guidare l’auto e così via. Oltre all’evitamento di situazioni e contesti percepiti come pericolosi, la persona inizierà ad attivare meccanismi che la rassicurino: prendere farmaci e averli sempre con sé, chiedere costantemente l’aiuto e la presenza di altre persone, fare infinite visite mediche per escludere qualsiasi patologia ecc ecc. Tutti meccanismi che la porteranno a modificare, gradualmente e a piccoli passi, la sua personalità: comincerà ad essere rinunciataria e, senza rendersene conto, si troverà intrappolata in una gabbia sempre più stretta che si è creata con le proprie mani, per paura. Paura della paura. Quando gli attacchi diventano frequenti si parla di vero e proprio disturbo di panico, un compagno di vita tutt’altro che piacevole.


COSA FARE, COME CONTROLLARE UN ATTACCO DI PANICO

Questa è la prima domanda che si pone una persona che soffre di attacchi di panico. Vivendo ad ogni attacco un’esperienza terrificante, non vuole più provare determinate sensazioni, vuole curare questo disturbo e si accorge che limitare la propria vita non ha aiutato a stare meglio, anzi, se poteva sembrare una strategia funzionale all’inizio, poi si è rivelata essere una trappola: la persona sta peggio di prima e ha generato un meccanismo di generalizzazione, ovvero, sempre più situazioni generano l’attacco di panico. Le strategie consigliate per controllare un attacco sono numerose, le elenco brevemente:

 

STRATEGIE PER CONTROLLARE UN ATTACCO DI PANICO
  1. Accettalo. Non contrastare l’attacco o cercare di controllarlo (può sembrare un paradosso ma è proprio così: spesso lasciare andare un qualcosa, invece che ostinarci a controllarlo, può servire a limitarne la potenza)

  2. Respira. Esistono varie tecniche respiratorie in grado di allentare la morsa dell’attacco e la sensazione di respiro corto, un bravo Psicologo saprà insegnarvele.

  3. Prendi nota di quello che accade, mentre accade. Probabilmente vi starete chiedendo come è possibile scrivere durante un’esperienza così destabilizzante, ebbene vi stupirete delle vostre capacità e soprattutto del potere della scrittura, scrivere i propri sintomi mentre li si vive è un’ottima tecnica per attutirne il potere.

  4. Rilassati, per quel che ti è possibile. L’attacco di panico irrigidisce, soprattutto gli arti e le spalle, cerca di contrastare questo meccanismo, ti servirà tutta la tua forza di volontà ma puoi farcela.

  5. Parlati. Cerca di essere te stesso il primo a rassicurarti, ripetiti all’infinito che andrà tutto bene, che non succederà nulla, che adesso passa tutto e che non morirai. E’ un ottimo esercizio per iniziare a trovare la forza dentro di te, al posto della paura.

  6. Torna in contatto con la realtà. Se il panico ti estranea dalla realtà, cerca di estraniarti dall’attacco di panico tornando alla realtà, lasciati distrarre dal mondo esterno, concentrati su tutto ciò che è “fuori di te”.

Questi sono alcuni tra i principali strumenti “fai da te” per contrastare un attacco di panico, sono strategie da usare per superare l’esperienza, ma non illudetevi che possano essere sufficienti a vincere gli attacchi di panico in tutto e per tutto, vi aiuteranno a uscire meno sconfitti da un attacco ma non vi eviteranno il ripresentarsi di attacchi successivi, io vi auguro che possa essere così ma è raro; riuscire a curare da soli un disturbo di panico è pressoché impossibile.

 

CONCLUSIONI - IL RUOLO DELLO PSICOLOGO

Ricorrere allo Psicologo per vincere gli attacchi di panico è il regalo migliore che tu possa fare a te stesso, la vita è una sola e se hai vissuto anche solo un attacco sai bene cosa significa dover convivere con un disturbo tanto invalidante. Le tecniche, gli strumenti e gli approcci a disposizione degli psicologi per aiutare i pazienti a vincere gli attacchi di panico sono numerosissimi e, come per tutti gli altri disturbi d’ansia, i risultati che è possibile ottenere sono ottimi. A mio avviso non esistono approcci più efficaci di altri, quello che è importante è che lo Psicologo agisca su più fronti: sui pensieri, sui comportamenti, sul corpo e sulle emozioni e che non si dimentichi di mettere al centro LA PERSONA, la sua storia, il suo vissuto e le sue, personali, specificità.

 

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